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Social

MOLESTE è un collettivo femminista e uno spazio di mutuo ascolto, nato dalla necessità
di un gruppo di autrici di condividere i propri vissuti di abuso o di discriminazione
sessista nel mondo del fumetto. MOLESTE non è solo un gruppo di denuncia, ma un
luogo di riflessione, un laboratorio in cui iniziare a immaginare un ambiente più paritario
e più inclusivo, in cui la professionalità sia realmente riconosciuta a tutti i livelli. Ti
consigliamo di leggere CHI SIAMO e il nostro MANIFESTO per maggiori informazioni.

Chiunque abbia subito molestie o abusi può chiedere il nostro supporto. Siamo qua per ascoltarti e per darti il nostro sostegno. Pensa a noi come a un gruppo di amiche che intende condividere le sue risorse con chiunque ne abbia bisogno.

È una questione “storica”. Moleste è nato come un gruppo di persone che si riconoscono
prevalentemente nel genere femminile. Successivamente molte altre persone hanno
sottoscritto i documenti per sostenere il collettivo e la causa. Tuttavia, in un primo momento, abbiamo deciso di usare il femminile plurale perché i ragionamenti di partenza
sono stati fatti da attiviste con questa identità: per quanto intersezionali, non possiamo parlare per altrƏ. Ovviamente siamo aperte per il futuro a rivedere i testi in senso più inclusivo, motivo per cui abbiamo voluto usare la Ə per la parola fumettistƏ, per esprimere un’intenzione di riflessione e di dialogo.

Sono anonime per proteggere le fonti, dato che purtroppo in Italia testimoniare un abuso
significa ancora correre dei rischi: il rischio di essere colpevolizzate per l’accaduto, il rischio di non trovare più lavoro, di essere licenziate, di trovarsi contro gli amici dell’aggressore, il rischio di essere ri-traumatizzate, esposte alla curiosità morbosa del pubblico, schernite ed emarginate. Fa male a dirsi, ma purtroppo i casi di cronaca degli ultimi anni ci hanno insegnato che succede, e noi vogliamo che questo sia un luogo sicuro per le persone che decidono di aprirsi.

Le testimonianze servono a rendere esplicito un problema che nel mondo del fumetto viene
spesso negato o minimizzato. Le testimonianze sono qua per contraddire una narrazione
autoassolutoria molto presente nel nostro settore, ossia che il mondo del fumetto sarebbe libero dal sessismo, dalle discriminazioni e dalle disparità. Purtroppo non è così. Il nostro scopo non è creare una gogna o denigrare chi ha abusato. Il nostro scopo è rendere
pubbliche certe prassi, certe cattive abitudini, un diffuso ambiente tossico, un metodo che
spesso si ripete e che talvolta neppure la vittima inizialmente riconosce come abusante. Per
noi esporre i torti è importante quanto proteggere chi li ha subiti.

Forse, ma esamineremo con molta attenzione la tua domanda. Non accogliamo persone, che vogliono solo pulirsi la coscienza o crearsi l’ennesima vetrina, qualunque sia il loro genere. Chiediamo impegno, volontà, comunanza d’ideali e credibilità. Inoltre, essendo tutte volontarie, ci saranno periodi in cui sarà meno facile rispondere alle richieste di adesione in
tempi brevi.

Puoi seguirci qua sul sito e suoi nostri canali social.

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Perché l’ambito in cui lavoriamo, o di cui facciamo parte a vario titolo, è quello del fumetto. Lo conosciamo e pensiamo di poter fare qualcosa per cambiarlo. Non è di certo l’unico ad
avere dei problemi e speriamo che iniziative simili alla nostra nascano anche in ogni altro settore. In molti già ci sono, e ci ispirano ogni giorno.